Il Fantasy Premier League è un gioco in cui contano tanto le competenze calcistiche, la conoscenza dei giocatori e delle squadre della Premier, la fortuna e anche la pianificazione. Avere infatti una strategia da seguire nella composizione iniziale della rosa e nelle mosse di mercato giornata dopo giornata, può aiutare tantissimo per evitare di ritrovarsi in certe Gameweek con metà squadra da cambiare e, più in generale, ad anticipare i trend e massimizzare il proprio punteggio.
Una Wildcard sotto l’albero
Negli anni precedenti, i manager avevano a disposizione due Wildcard, una da usare entro la fine dell’anno solare e una successivamente. La situazione più auspicabile, ma molto difficile da mettere in pratica, era di arrivare con la Wildcard intatta fino al classico tour de force di incontri natalizi; in questo modo era possibile “attaccare” il ciclo di partite ravvicinate con una rosa ad hoc e, allo stesso tempo, avere una squadra pronta ad arrivare fino alla trentesima giornata, intorno alla quale si concentrano le grandi DGW (giornate in cui alcune squadre giocano due volte) e le BGW (giornate in cui alcune squadre non hanno incontri in calendario). Per questa ragione, la rosa iniziale doveva essere ben bilanciata in modo da avere giocatori con ottimi turni iniziali e asset chiave con cui poter affrontare tutto il girone d’andata.
E adesso?
Con il Mondiale invernale, per la prima volta nella sua storia, il FPL ha introdotto una sorta di “terza Wildcard”; nella sosta di novembre, infatti, è possibile effettuare trasferimenti illimitati. Di conseguenza, la prima delle due Wildcard deve essere giocata necessariamente entro la GW16, ultimo turno prima dell’inizio dei campionati mondiali. Cosa cambia? Innanzitutto mentre prima, se possibile, si cercava di ritardare l’utilizzo della prima Wildcard, adesso è auspicabile giocarla prima. A meno di squadre messe molto bene in termini di asset e calendario, usare presto la Wildcard consente di selezionare una rosa iniziale aggressiva composta dai calciatori con i primi 5-6 turni molto favorevoli e che offrono maggiori certezze iniziali.
La strategia più comune
Guardando il calendario, la strategia al momento più discussa dai manager FPL è quella di utilizzare la prima Wildcard nella GW9, in quanto si tratta della giornata posta subito dopo la prima e unica sosta per gli impegni delle nazionali. Solitamente, infatti, queste soste stravolgono lo status quo: c’è chi è vittima di infortunio, chi ha più tempo per recuperare e rientrare in squadra e, soprattutto, la sosta spesso altera lo stato di forma dei singoli calciatori e delle squadre.
Inoltre, quella Gameweek è posizionata esattamente a metà della prima parte di stagione, cosicché è possibile suddividerla in due tronconi, selezionando una squadra di giocatori con ottime partite iniziali e poi stravolgere tutto e acquistare quelli che hanno turni più favorevoli in seguito.
Usare il buon senso
Così come nelle precedenti stagioni la situazione ideale era provare a conservare la Wildcard fino a Natale, quest’anno è impiegarla intorno alla GW9. Occhio però; se vedete che la vostra squadra fatica in quanto avete fatto scelte sbagliate e avete bisogno di cambiare molti uomini, o semplicemente avete fiutato un trend redditizio, non createvi troppi problemi nell’usarla anche dopo 4-5 giornate.
Lo scorso anno tantissimi manager hanno giocato la Wildcard molto presto; c’erano infatti parecchi difensori che stavano portando tanti punti e per cavalcare quest’onda i manager hanno giocato presto la Wildcard per spostare buona parte del budget nel reparto arretrato. E la mossa ha funzionato.
Intestardirsi nell’andare avanti con giocatori sbagliati o comunque non con quelli più in forma e redditizi, può farvi perdere tanti punti che potreste poi non recuperare al momento dell’utilizzo della Wildcard: la flessibilità è un’altra dote importante per il manager FPL.
Studio, impegno e…
Quella appena descritta è la strategia che probabilmente sarà adottata dalla maggior parte dei giocatori e che sulla carta sembra la migliore. Osservate il calendario delle squadre, adocchiate quelle con le partite migliori (qui potete vedere i turni migliori rispettivamente per gli attacchi e le difese) e puntate principalmente sui loro giocatori.
Per allestire una formazione molto forte, è usanza di molti manager scegliere più o meno un undici titolare e prendere poi giocatori cheap, da schierare solo saltuariamente o in caso di necessità, per completare la rosa. In questo senso, qui potete trovare una rassegna degli asset più interessanti al prezzo più basso.
Non si tratta necessariamente della scelta migliore e più redditizia in ogni occasione, però con blocchi di partite così ridotti tra una Wildcard e l’altra risulta, a nostro avviso, la via più adatta per portare in squadra i giocatori più forti e avere sempre una formazione messa bene.
…un pizzico di fattore C
Per quanto riguarda le altre strategie, se e quanti giocatori premium comprare, se spendere più sulla difesa o sull’attacco, se prendere un portiere di una piccola o di una big, non c’è una risposta definitiva e corretta in ogni scenario.
Con le analisi delle scorse settimane abbiamo cercato di farvi avere un quadro completo dei giocatori di ogni squadra della Premier e quanto sia conveniente acquistarli. Ogni stagione poi fa storia a sé, vengono fuori alcune sorprese e tante delusioni, e soprattutto entra in gioco il fattore fortuna che è comunque una componente rilevante del FPL. Infine, ciascuno di noi ha le proprie idee, i propri calciatori preferiti e le proprie percezioni.
Per questa ragione seguite i nostri consigli, verificate la ownership dei giocatori, informatevi su cosa fanno gli altri milioni di manager sparsi per il mondo, ma lasciate sempre un briciolo di discrezionalità basata sulle vostre sensazioni. Potrebbe essere quello a distinguervi dalla massa e rendervi il miglior manager FPL al mondo.