Fantasy Premier League 2022/23: focus sulla Wildcard in GW9
Fantasy Premier League 2022/23 Focus sulla Wildcard in GW9

Fantasy Premier League 2022/23: focus sulla Wildcard in GW9

Sintesi:

Focus sul calendario e sugli asset template e differential per coloro che giocheranno la Wildcard prima della GW9.

Se avete deciso di giocare la Wildcard in queste due settimane di sosta per gli impegni delle Nazionali, sicuramente state facendo numerose prove per capire quali dei giocatori su cui avete messo gli occhi riuscite a portare in squadra. E allo stesso tempo avrete senza dubbio tanti punti interrogativi che vi porterete fino alla deadline della GW9. Dissipare tutti i dubbi è impossibile, però in questo articolo vogliamo riepilogare tre aspetti da tenere a mente nella composizione della rosa nel Fantasy Premier League: l’analisi del calendario, l’individuazione degli asset template e dei differential.

Il calendario

Nella scelta dei 15 giocatori che compongono la propria rosa un ruolo fondamentale è rivestito dall’analisi del calendario. È logico infatti che selezionare chi affronta avversari sulla carta più deboli possa portare più punti rispetto a coloro che hanno di fronte match più difficili. Di conseguenza andiamo a vedere sia il calendario delle sei big sia delle restanti squadre che hanno le partite teoricamente più semplici.

Il calendario dalla GW9 alla GW16 tratto da Fantasy Football Scout

Le big

Manchester City: gli uomini di Guardiola non hanno un gran calendario, soprattutto nelle prossime giornate con il derby, il Liverpool ad Anfield e un blank nel giro di quattro Gameweek; meglio nei restanti quattro incontri, ma restano comunque la squadra più forte del campionato.

Liverpool: anche per gli uomini di Klopp il calendario smette di sorridere con tre big da incontrare oltre agli ostici Brighton e West Ham; va sottolineato comunque come il calendario migliori dalla GW12.

Chelsea: buon calendario, soprattutto a breve termine, per i Blues che poi sul finire dovranno incontrare Manchester United e Arsenal.

Tottenham: non un gran calendario per gli uomini di Conte che devono affrontare 3 big e, in generale, non hanno strisce di tre o più partite abbordabili.

Arsenal: forse il peggior calendario delle big è quello dei Gunners, che affrontano tre rivali per il titolo con in mezzo un blank; anche in questo caso, come per il City, il calendario migliora nella seconda metà del blocco.

Manchester United: anche per i Red Devils calendario così così con tre big nelle prossime cinque Gameweek, per poi concludere con sfide più agevoli prima dei Mondiali

A queste considerazioni va aggiunto il fatto che questi sei team, insieme al West Ham, giocheranno ogni tre giorni fino alla sosta per i campionati del mondo. Viceversa, le altre squadre avranno impegni ravvicinati soltanto in occasione della GW12, posizionata in un turno infrasettimanale, e tra le GW15 e GW16 per via di un turno di Carabao Cup.

Le altre

Andando a spulciare il calendario degli altri team, queste sono le compagini con i turni migliori:

Bournemouth: solo il Tottenham tra le big da affrontare per le Cherries, che poi incontrano molte squadre che non hanno avuto una gran partenza e, inoltre, hanno ben cinque turni casalinghi.

Crystal Palace: superato lo scoglio Chelsea al prossimo turno, le Eagles avranno tutte squadre di pari valore o in lotta per la salvezza.

Leicester: subito due neopromosse e solo il City tra le big per le Foxes, che hanno quindi la possibilità, da cogliere senza indugi, di recuperare in classifica.

West Ham: Liverpool e Manchester United da affrontare, ma anche cinque turni casalinghi con squadre di medio-bassa classifica per gli Hammers, che però come detto hanno la zavorra degli impegni europei.

Fulham: ottime le prime sei Gameweek dopo la sosta, con ben quattro turni casalinghi per poi finire in negativo con i due club di Manchester.

Il template

Come sempre quando un gran numero di giocatori utilizza la Wildcard, le squadre che vengono formate hanno spesso un’ossatura comune. Nel gergo del Fantasy Premier League si indica con il termine template l’insieme dei giocatori selezionati da un’ampia percentuale dei manager attivi. Possederli non fornisce grandi vantaggi in termini di balzi in classifica in quanto tanti altri possono usufruire dei loro eventuali bonus, ma non schierarli può risultare letale nel caso in cui facciano bene. Ecco quindi un elenco dei giocatori che, con ogni probabilità, saranno scelti da buona parte dei manager FPL che hanno attivato la Wildcard.

Haaland: c’è poco da dire sul norvegese e sul suo devastante impatto anche in Premier League, che lo ha portato nelle squadre dell’81% dei manager FPL rendendo presto obsoleto il record di Gabriel Jesus.

Cancelo: il portoghese è stato, dopo la sorpresa Saliba, il difensore col punteggio più alto, potendo contare sia sui clean sheet del City che sui bonus individuali.

James: l’esterno inglese finora non ha entusiasmato, ma il discreto calendario dei Blues e il ritorno al ruolo di esterno sono quasi una garanzia di ripresa.

De Bruyne: finora solo due partite senza bonus e un Salah in ombra e con un calendario difficile, promuovono il belga come l’asset premium di riferimento a centrocampo.

Trippier: negli ultimi turni è incrementata la ownership del terzino inglese, sempre pericoloso sui piazzati e primo in campionato per cross effettuati.

Maddison: ancora non moltissimi i manager che hanno il trequartista delle Foxes, ma alla fine finirà in tanti team dopo la Wildcard; dalla sua l’ottimo calendario e una buona costanza di rendimento, anche in termini FPL, che prosegue dall’anno scorso.

Zaha: come Maddison anche l’ivoriano ha un appeal in forte crescita per chi gioca la Wildcard sia per l’ottimo rendimento in stagione sia per il calendario particolarmente favorevole.

Pope: il portiere che ha portato più punti (38) finora nel FPL 2022/23 è il più selezionato da coloro i quali hanno giocato la Wildcard tra la scorsa e questa giornata; oltre alla solidità della difesa bianconera, l’estremo difensore inglese può contare su buone chance di punti bonus in caso di clean sheet ricordando, in questo senso, il Ramsdale della passata stagione.

I differential

Dopo aver parlato del concetto di template, introduciamo adesso i cosiddetti differential, vale a dire quei giocatori posseduti da una percentuale ridotta dei manager FPL. Se infatti i bonus dei giocatori selezionati da un vasto numero di manager fanno scalare poche posizioni in classifica, viceversa scegliere i giusti giocatori che in pochi altri possiedono è ciò che fa realmente la differenza. Vediamo quindi quali possono essere i nomi, che ovviamente portano con sé un rischio maggiore rispetto a quelli template, su cui puntare:

Sterling: l’esterno inglese è uno dei pochi tra i Blues ad aver avuto sin qui un rendimento accettabile; il buon calendario e la rete segnata nell’unica partita del nuovo mister Potter (nonostante la posizione da esterno nel 3-5-2) sono un buon incentivo per puntare su di lui nonostante il prezzo alto.

Bowen: incredibile dopo la scorsa stagione parlare di lui in qualità di differential, ma l’ostico calendario iniziale e lo scarso rendimento hanno allontanato i manager dall’esterno offensivo degli Hammers; adesso sono in arrivo partite più facili e molti turni casalinghi, per cui potrebbe valere la pena scommettere sul suo riscatto (occhio però agli impegni europei e al conseguente rischio rotazione).

Barnes: il calendario delle Foxes è ottimo e in tanti punteranno su Maddison, unico nelle fila del Leicester con un rendimento fin qui sufficiente; che ne dite quindi di variare e puntare su Barnes, sempre uno dei più pericolosi e che con la sosta può ritrovare ulteriore brillantezza?

Solanke: il Bournemouth sembra essersi ripreso con l’addio di Parker e ha di fronte una delle migliori strisce di partite tra tutte le squadre; c’è bisogno di fare punti e chi meglio della punta ex Liverpool (che costa relativamente poco), fin qui decisivo solo a Nottingham, può aiutare le Cherries?

Gray: nella prima parte di stagione è stato Gordon a tenere a galla i Toffees, ma ultimamente è sembrato in calo; al contrario l’esterno ex Leicester sembra in ottima forma e al centro delle azioni d’attacco, arriveranno anche i primi gol in turni alla portata?

Maupay: alla prima partita giocata in casa con l’Everton ha subito segnato; non è una macchina da goal, ma se in riva alla Mersey avesse trovato la sua dimensione?

Guaita: in porta la maggioranza opterà per Pope, ma Guita potrebbe essere un’ottima alternativa più economica; le Eagles non solo hanno un ottimo calendario, ma hanno già dimostrato lo scorso anno di essere in grado di portare a casa numerosi clean sheet (12).

Kepa: nella prima uscita del Chelsea di Potter in Champions League è stato lui il portiere titolare anche a causa di condizioni non ottimali di Mendy; al momento non si hanno ancora indizi definitivi, ma se nella conferenza prepartita venisse suggerito come titolare, sarebbe difficile lasciarselo sfuggire a soli £4.4m.

Justin: c’è tanta scelta tra i difensori low cost, ma un’ottima alternativa, soprattutto considerato il calendario, potrebbe essere rappresentata dal terzino del Leicester; per chi pensa la squadra di Rodgers si possa risollevare aggiustando la difesa, il nativo di Luton può costituire una solida opzione per la panchina.

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