Con la finale playoff vinta dal Luton Town sul Cardiff City, abbiamo i nomi delle 3 neopromosse che parteciperanno alla prossima Premier League: Burnley, Sheffield United e Luton Town. Continuiamo la nostra analisi con la seconda classificata della Championship 2022/2023: lo Sheffield United. Le blades hanno portato a termine un buon campionato in cui da metà stagione in poi hanno sempre mantenuto un buon margine di vantaggio sulle posizioni dietro.
From the (Hecking)bottom to the top
L’allenatore è Paul Heckingbottom, alla guida ad interim dello Sheffield nella parte finale della stagione della retrocessione dalla Premier e tornato dallo scorso anno alla guida delle blades. Il modulo ed il gioco di Heckingbottom ricordano molto quello dello storico allenatore in massima serie Chris Wilder: un 3-5-2 compatto e solido in cui non si cerca particolarmente il possesso palla bensì dei contrattacchi rapidi e verticali. Le statistiche sono buone con il terzo miglior attacco (73 reti in 46 partite) e la seconda miglior difesa (39 reti concesse); balza però agli occhi un’altra statistica per la quale lo Sheffield è primo per media di tiri a partita e per media di tiri in porta a partita (rispettivamente 13.7 e 5). Si tratta quindi di una squadra che produce davanti e che punta molto al sodo (non a caso la percentuale media di possesso palla si aggira intorno al 51 %).
Alla ricerca del nuovo Lundstram?
Veniamo dunque all’analisi dei reparti. Dietro i nomi sono quasi completamente diversi da quelli visti 2 anni fa in Premier League. Il portiere è Wes Foderingham, onesto portiere con trascorsi anche ai Rangers di Glasgow. Il portiere inglese non è un fenomeno ed ha da esordire in Premier League quindi non siamo così sicuri che possa esprimersi a buoni livelli e che non venga cercato un rimpiazzo con più esperienza.
Dietro i titolari sono John Egan, Jack Robinson e Anel Ahmedhodžić. I primi due sono due marcatori rocciosi che con la loro statura possono portare anche qualche bonus, non in quantità industriale, quando salgono su calcio piazzato. Per entrambi in questa stagione il bottino è di 3 reti ed un assist. Discorso diverso per il bosniaco Ahmedhodžić, che molto sovente da centrale di destra accompagna l’azione e si propone anche in avanti. Non ha mai segnato molto nella ancora giovane carriera ma a Sheffield con questo sistema di gioco è esploso: 7 gol e 2 assist in stagione che gli sono valsi anche la presenza nel “Team of the season” di Championship. In Premier League sarà tutto diverso e forse avanzerà più facilmente una volta in meno piuttosto che una in più, però è un elemento molto molto interessante.
Prestiti di qualità nel mezzo
Nel reparto mediano la qualità sta nella fascia centrale in quanto i due esterni a tutta fascia hanno prevalentemente caratteristiche difensive e quindi difficilmente possono portare bonus. Stiamo parlando di George Baldock e Max Lowe, che in carriera son sempre stati dei terzini: il bottino stagionale come detto non è dei più esaltanti con un gol a testa a cui sommare 3 assist per Baldock e 6 per Lowe. Non il massimo, considerando anche il possibile rischio che vengano inseriti tra i centrocampisti.
Tra i 3 centrali invece il bottino migliora notevolmente, tranne che con Oliver Norwood che ha principalmente compiti di stazionamento davanti alla difesa e che infatti ha segnato solo 3 gol con 5 assist. Per gli altri due posti si sono alternati principalmente Sander Berge, Tommy Doyle e James McAtee. Da capire in primis il destino degli ultimi due in quanto entrambi sono in prestito dal Manchester City e con la conclusione della stagione sono rientrati alla base. Difficile che i campioni d’Inghilterra li tengano subito in rosa e si dice di contatti già avviati per il rinnovo del prestito. Tornando ai numeri, tutti e 3 i centrocampisti hanno messo a referto un buon bottino, grazie a caratteristiche e ad un modulo che li portava ad avanzare e a cercare spesso gli inserimenti. McAtee in stagione ha collezionato 9 gol e 5 assist, Berge 7 gol e 6 assist e Doyle, che ha giocato leggermente meno, 4 gol e 6 assist.
Il riscatto di McBurnie?
Davanti uno dei due pilastri è sempre Oliver McBurnie, presente anche nelle stagioni in Premier League dove però si era messo in mostra più per l’impegno e la buona volontà piuttosto che per i gol. In questa stagione invece ben 15 gol e 2 assist per lo scozzese che vorrà confermare questi numeri anche in massima divisione. Da parte nostra abbiamo moltissimi dubbi che possa superare la doppia cifra, quindi consigliamo di pensarci bene se avete intenzione di puntare su di lui.
Discorso diverso per l’altro attaccante, Iliman Ndiaye. Il giovane senegalese ha impressionato corroborando buoni numeri (15 gol ed 11 assist) con prestazioni di alto livello in cui ha messo a ferro e fuoco molte difese (e ciò gli è valso anche la presenza nel “Team of the season” di Championship). Ndiaye non è un bomber d’area ma svaria molto, per cui è difficile che faccia numeri impressionanti in Premier League, ma può comunque portare punti a suon di assist e vale quindi un pensierino.
Su chi puntare?
Per il draft iniziale ci sentiamo di consigliarvi un nome per reparto: Anel Ahmedhodžić dietro, James McAtee nel mezzo e Iliman Ndiaye davanti.
Il bosniaco dovrebbe costare 4.5 £, salvo sorprese. A quel prezzo è un prospetto molto interessante perchè come detto si sgancia molto ed ha contribuito in stagione a molti gol. A ciò si aggiunge uno Sheffield tutto sommato discretamente solido dietro e che può portare pure qualche Clean Sheet. Se il calendario iniziale non è male, come quinto difensore può essere una bella chiamata.
Nel mezzo su McAtee pende la spada di Damocle del rientro alla casa madre per fine prestito, ma se come sembra il City lo rinnoverà, allora ecco un centrocampista dal futuro luminoso davanti. La tecnica è di alto livello a cui abbina ottime doti in zona gol come confermano sia i numeri di questa stagione che quelli con le nazionali giovanili inglesi. Se il prezzo non sale sopra i 5.0 £, cifra onesta per un giovane praticamente all’esordio in Premier, può essere il centrocampista differential che state cercando.
Infine davanti c’è il senegalese Ndiaye. Come detto è difficile aspettarsi un bomber prolifico in Premier League, però potrebbe seguire le orme di uno come Mbeumo come caratteristiche e come numeri. Se il prezzo è alto quindi evitate di buttare troppi soldi su di lui, ma se resta sotto i 5.5 £ potrebbe essere un ottimo terzo attaccante pronto ad entrare tra i titolari per qualche partita.