Continuiamo l’analisi della stagione 2021/22 delle squadre neopromosse in Premier League con la seconda classificata: il Bournemouth. Per tutto l’anno le Cherries sono state stabilmente nelle primissime posizioni, anche se nelle ultime giornate hanno visto insidiato il secondo posto fino a quando la vittoria nello scontro diretto con il Nottingham Forest ha dato ai rossoneri la certezza matematica della promozione.
L’allenatore è Scott Parker, in precedenza tecnico del Fulham, che nel 2020 aveva riportato in Premier League e con cui è prontamente retrocesso nella stagione successiva. L’ex centrocampista è un tecnico a cui piace il possesso palla e tessere un’intricata rete di passaggi, ma dai dati sembra che abbia limato l’ossessività di questo aspetto rispetto all’esperienza coi Cottagers, in quanto il Bournemouth risulta soltanto al quarto posto sotto il profilo del possesso della sfera (57,3%). L’attacco è stato il secondo del campionato (74 reti) nonostante le Cherries siano soltanto al quinto posto per numero di tiri a partita (poco sopra i 12 in media), mentre la difesa è stata la migliore del campionato (39 reti subite) con ben 19 clean sheet; anche a Bournemouth, così come col Fulham, Parker si è dimostrato molto bravo nella gestione delle partite una volta passati in vantaggio. La formazione di base è una sorta di 4-3-3: andiamo adesso a vedere nel dettaglio quali calciatori hanno giocato maggiormente.
In porta c’è Mark Travers, ventitreenne irlandese che sarà alla prima esperienza da numero uno in Premier, quindi occhio che non possa pagare cara l’inesperienza. Nella linea dei quattro difensori le certezze sono due: il giovane centrale Lloyd Kelly, uno dei migliori quest’anno ma “avaro” di bonus, e il terzino Jordan Zemura, che ha messo a referto 3 gol e 1 assist. Gli altri posti sono stati coperti principalmente da Adam Smith a destra, poco propenso alla spinta offensiva, e da uno tra Gary Cahill e Nat Phillips al centro, entrambi senza reti all’attivo.
Nel mezzo Parker ha spesso schierato due centrocampisti difensivi poco propensi ad avanzare come Lewis Cook e Jefferson Lerma, quindi non molto utili in ottica FPL, più Philip Billing, un nome già conosciuto ai fantallenatori. Il danese, lasciato libero di inserirsi, ha fatto registrare ben 10 reti e 10 assist candidandosi tra i papabili centrocampisti low cost, anche se i tanti cartellini gialli che è solito ricevere e le statistiche non entusiasmanti nelle precedenti stagioni di Premier ci lasciano cauti sul suo nome.
Davanti il nome buono è senza dubbio quello di Dominic Solanke, a segno ben 29 volte e forse definitivamente esploso dopo tanti anni da “ottimo giovane di prospettiva”. Il gioco delle Cherries punta forte su di lui come terminale offensivo per cui è possibile che anche in Premier League possa andare in doppia cifra. Gli altri attaccanti del tridente sono spesso stati Jaidon Anthony e Ryan Christie, con il primo che con 8 gol all’attivo può rappresentare una possibile scommessa, molto rischiosa però, per il prossimo anno.