Inauguriamo una nuova rubrica nella quale selezioniamo la top 11 e la flop 11 della Matchweek appena trascorsa, composte rispettivamente dai giocatori che hanno spiccato maggiormente in positivo e in negativo, non necessariamente in ottica FPL, nei match dell’ultima giornata del campionato di Premier League.
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Top 11 (4-3-3)

Onana (MUN)
È possibile mettere un portiere che ha preso 3 reti nella top 11? In questo caso sì perché l’estremo difensore dei Red Devils è incolpevole sulle reti subite e compie diversi miracoli per limitare il passivo.
Walker (MCI)
Gli avversari hanno uno dei migliori giocatori come esterno di sinistra? Nessun problema, con Walker terzino questo problema è risolto. Altra ennesima prestazione impeccabile del nazionale inglese che annulla Rashford.
Van Dijk (LIV)
Gli attaccanti del Forest sono poca cosa, ma lui riesce lo stesso a brillare per lettura delle azioni e capacità di anticipo.
Van de Ven (TOT)
Se gli Spurs possono permettersi di pressare alto con una linea difensiva quasi a centrocampo è anche merito del neo acquisto olandese che con recuperi in velocità e chiusure provvidenziali elimina ogni pericolo.
Branthwaite (EVE)
I Toffees stanno iniziando a trovare una certa solidità difensiva e il merito è anche del giovane inglese che da quando è entrato tra i titolari sembra migliorare a ogni partita.
Szoboszlai (LIV)
Il centrocampista ungherese è già leader del reparto nevralgico dei Reds con tanta fisicità, lanci lunghi alla Gerrard e inserimenti puntuali e decisivi in area avversaria.
Palhinha (MCI)
Di solito è tra i migliori per l’interdizione e i tackle decisi in mezzo al campo; questa volta impreziosisce il tutto con il gol del pareggio.
Billing (BOU)
Il centrocampista danese non brilla particolarmente nel match contro il Burnley, ma il gol decisivo da oltre 40 metri nello scontro salvezza gli vale un posto in formazione.
Diaby (AVL)
Il francese è sempre stato uno dei più pericolosi dei suoi, ma ultimamente sembrava faticare a concretizzare i continui scatti e i numerosi dribbling. Contro il Luton invece arriva un gol e mezzo che fa proseguire il volo dei Villans.
Haaland (MCI)
Quest’anno non è brillante, fatica a concretizzare, senza De Bruyne ha pochi palloni utili, nei big match non segna: come rispondere a tutte queste voci sul suo conto? Semplice, alla maniera del norvegese, con due gol e un assist per decidere il derby.
Nketiah (ARS)
Gabriel Jesus si è nuovamente infortunato? Nessun problema perché Nketiah continua, quando chiamato in causa, a non far rimpiangere il brasiliano. Una tripletta per lui in cui mette in mostra tutto il suo repertorio.
Flop 11 (4-4-2)

Turner (NFO)
Si dimostra insicuro per tutta la partita, ma nel primo tempo riesce comunque a salvarsi con un paio di ottimi interventi. La scellerata uscita sul terzo gol fa invece tornare dubbi sulle qualità dell’estremo difensore statunitense.
Bogle (SHU)
Difficile individuare un solo difensore delle Blades dopo la disfatta dell’Emirates. La nostra scelta ricade sull’esterno destro inglese che praticamente non riesce mai a fermare gli avversari dalla propria parte.
Aguerd (WHU)
Il marocchino è spesso uno dei più positivi degli Hammers, ma questa volta perde nettamente il duello con Calvert-Lewin sul gol e in altre occasioni.
Lockyer (LUT)
Il capitano è sempre l’ultimo ad arrendersi tra gli Hatters, ma in quest’occasione, oltre all’autorete, raramente riesce a fermare gli avversari nelle tante incursioni centrali.
Ward (CPL)
Disputa un buon primo tempo con una marcatura aggressiva su Richarlison, ma poi è improvvido sull’autorete e in parte colpevole sul gol del raddoppio.
Bruno Fernandes (MUN)
Un tempo era il perno centrale da cui passavano tutti i gol del Manchester United. Nel derby, invece, il portoghese viene fatto partire defilato a destra e sembra immalinconirsi sparendo presto dal match.
Eriksen (MUN)
È lui a dover fornire la qualità necessaria al palleggio dei Red Devils per uscire dal pressing del City, ma viene spazzato via dalla fisicità di Rodri e si vede solo con un bel lancio nella ripresa.
McAtee (SHU)
Il giovane centrocampista delle Blades annega tremendamente all’Emirates facendo pochissimo filtro e compiendo tanti errori coi pochi palloni toccati.
Rashford (MUN)
Seconda presenza di fila per l’ex enfant prodige dei Red Devils. Solita prestazione impalpabile degli ultimi tempi, con Walker che non ha dovuto faticare per contenerlo.
Amdouni (BUR)
Lanciato nuovamente titolare anche in virtù dell’assenza di Foster, lo svizzero si vede poco se non per una chance che poteva essere sfruttata meglio.
Jimenez (FUL)
È brutto ripetersi ma dobbiamo farlo per l’ennesima volta: dopo l’infortunio non è più tornato lo stesso giocatore di prima. Continua l’astinenza da gol per il messicano, che fatica moltissimo pure a tenere palla.