Continuiamo con la serie di articoli nella quale esaminiamo i principali colpi del mercato estivo di Premier League, sia in ottica generale che con lo sguardo rivolto al FPL, declinando i vantaggi, sondando eventuali problemi e indicando cosa può cambiare all’interno della squadra del nuovo arrivo. Oggi è la volta di Gabriel Jesus, acquisto praticamente fatto sebbene manchi ancora l’ufficialità, che passa dal Manchester City all’Arsenal.
Un attaccante versatile e dalle grandi qualità…
Il brasiliano è senz’altro un attaccante di alto livello, come dimostrano le sei stagioni trascorse al Manchester City e la presenza più o meno stabile nel fronte offensivo della Seleção brasiliana. Quando sente la fiducia dell’ambiente intorno ed è sicuro dei propri mezzi, riesce a mettere in mostra tutte le sue enormi qualità e non fatica a ripagare le aspettative, come testimonia il primo anno e mezzo al City (7 gol in 10 presenze nella prima stagione, 13 gol e 4 assist in 29 presenze nella seconda).
Si trasferisce in una squadra piena di giovani, ai quali viene dato il tempo necessario per crescere e dimostrare le proprie qualità senza troppe pressioni, e che gioca molto bene palla a terra in avanti; Gabriel Jesus è abile sia ad abbassarsi per favorire gli inserimenti come faceva Alexandre Lacazette, sia a farsi trovare pronto in area come fatto nel finale di stagione da Eddie Nketiah. Inoltre, può coesistere con lo stesso Nketiah, che ha appena rinnovato con i Gunners: non dimentichiamo che con Guardiola il brasiliano ha spesso giocato largo a destra, fornendo ottime prestazioni e accumulando ben 21 assist nelle ultime 3 stagioni.
In ottica FPL, il prezzo si aggirerà intorno ai £9m e potrebbe costituire un ottimo affare in quanto permetterebbe di risparmiare qualcosa rispetto ad altri big del reparto: il nativo di San Paolo, a nostro avviso, ha dimostrato che trovando continuità di utilizzo è in grado di portare in dote molti punti e bonus.
…ma che non è mai del tutto esploso a livello realizzativo
Bisogna dire che Gabriel Jesus non ha mai compiuto il salto di qualità che tutti si attendevano; arrivato con grandi aspettative e dopo un buon inizio, non è mai riuscito a esplodere, né quando si è trovato a lottare per il posto di titolare con il Kun Agüero né quando sulla carta era l’unico attaccante a disposizione dei Citizens. È andato in doppia cifra soltanto una volta negli ultimi quattro anni (14 reti nel 2019/2020) pur disputando quasi sempre circa 30 partite stagionali (anche se spesso da subentrato): non si tratta di numeri da vero bomber e questa potrebbe essere una delle ragioni per le quali, pian piano, Guardiola ha provato a trasformarlo in esterno.
La squadra in cui si è trasferito, l’Arsenal, non è al livello del Manchester City ed è ricca di calciatori offensivi abili nell’inserimento e capaci di trovare la giocata personale, non a caso giocavano molto bene con Lacazette che si abbassava per fare da rifinitore lasciando spazio ai vari trequartisti: anche per Gabriel Jesus verrà ritagliato un ruolo più da pivot offensivo che da punta d’area? Inoltre, proprio la sua capacità di poter giocare da esterno destro potrebbe indurre Arteta a impiegarlo in quel ruolo per dare spazio al giovane Nketiah, che ha fatto molto bene sul finire della scorsa stagione; in questo modo però il brasiliano potrebbe veder sacrificato il proprio potenziale realizzativo.
In termini di FPL, il prezzo intorno ai £9m non è semplicissimo da leggere, in quanto porta comunque a privarsi o di un altro big davanti o di qualche pezzo grosso negli altri reparti e, in caso di cessione, servono quasi sicuramente due trasferimenti per impiegare fruttuosamente quel budget: è un rischio che vale la pena correre per un attaccante che non ha mai avuto numeri per cui valesse la pena averlo in squadra nel lungo periodo?
Minuti ridotti per Nketiah, più chance realizzative per gli altri
A livello del suo inserimento in squadra, l’arrivo di Gabriel Jesus limiterà verosimilmente il minutaggio di Nketiah, il quale potrebbe trovare più spazio in Europa League; per questo motivo, anche se il suo prezzo dovesse restare basso, difficilmente l’inglese potrebbe rivelarsi un investimento allettante.
Al contrario, per i giocatori offensivi dei Gunners, la presenza di Gabriel Jesus può rivelarsi un bene in quanto è un attaccante tecnico e che ama svariare molto per non dare punti di riferimento alle difese avversarie; ciò potrebbe soprattutto favorire Gabriel Martinelli, il quale ha caratteristiche da seconda punta e può trarre molto beneficio dalla presenza del più esperto connazionale.